Un monologo, un esperimento dove vengono mischiati stand up, narrazione e poesia per raccontare la vita del nonno Peppe, classe 1910, semi analfabeta che conosceva però a memoria i canti dell’ inferno.

Giovanni Giuseppe Seddaiu, classe 1910, mio nonno. Lo spettacolo racconta in maniera ironica il rapporto che unisce una nipote al nonno, sardo, con la quinta elementare, ma grande appassionato di poesia, epica e di Dante Alighieri. Con ironia di un’adolescente viene raccontata la sua fissazione sui canti dell’inferno, della vita avventurosa e travagliata di uomo che ha attraversato il 900, il tutto intervallato dai canti più famosi dell’inferno. In scena, la voce registrata di mio nonno, che recita Dante. Lo spettacolo è un viaggio alla scoperta delle proprie radici, della propria identità, di come, nonostante da piccola odiassi sia Dante che la sardegna, sia finita per amare visceralmente entrambe.

GIO 05 OTT alle 17:30

VEN 06 OTT alle 19:30

SAB 07 OTT alle 21:30

DOM 08 OTT alle 16:00